E' noto che l'idea di perforare i francobolli con le iniziali di ditte o con determinati marchi per prevenire furti o usi illeciti, venne ad un personaggio di nome Sloper che nel 1868 ottenne l'autorizzazione dalle poste inglesi ad applicare concretamente la sua invenzione.
Negli anni seguenti, il sistema si diffuse gradualmente in molti paesi in cui le aziende avevano sicuramente problemi analoghi alle ditte inglesi, e in Italia fu  autorizzato l'uso dei francobolli perforati a partire dal 1882.
Sette anni più tardi questa facoltà venne inserita in via definitiva nel Codice Postale, ed ancora oggi sussiste la possibilità di perforare i propri francobolli, anche se da diversi anni il procedimento è poco utilizzato.
Salvo qualche eccezione, i francobolli perforati sono stati sempre considerati in tutto il mondo come  rovinati e inservibili a scopo filatelico, perciò sono stati in gran parte distrutti.
Da non molti anni ci si è però resi conto dell'interesse filatelico e storico-postale che rappresentano i perfin e si è cominciato a collezionarli e ad inserirli nelle collezioni tematiche e di storia postale.
Una collezione di perforati staccati mira di solito a raccogliere il maggior numero possibile di sigle diverse, ma può avere anche altri obiettivi, come il completamento di serie composte di soli francobolli perforati, o il reperimento del massimo numero di francobolli differenti recanti la stessa sigla, o altro ancora.
Naturalmente i francobolli perforati sono di gran lunga più interessanti se ancora applicati su documenti originali ma, salvo quelli di alcune principali banche, non sono affatto comuni, data la sistematica distruzione subita in passato.
In Italia, oltre i francobolli ordinari e commemorativi, sono stati perforati molti francobolli speciali per i servizi e per i pacchi postali.
Diversi di questi utilizzi sono assai interessanti per i cultori di storia postale, come anche molti usi anomali, riutilizzi e frodi, in cui sono stati impiegati francobolli perforati.
Il nostro gruppo si è appassionato da tempo allo studio del settore, e con la collaborazione di molti collezionisti di vari paesi, ha realizzato il "Catalogo dei PERFIN ITALIANI", edito da VACCARI s.r.l. nel Settembre 2009.
Abbiamo anche divulgato parecchi articoli specializzati per approfondire vari aspetti dell'argomento e ci proponiamo di tenere vivo l'interesse sui perforati, promuovendo nuovi studi e l'aggiornamento periodico della nostra catalogazione in base alle continue nuove scoperte.