RECENSIONI SUL NUOVO CATALOGO DEI "PERFIN ITALIANI"

Set 11 2009 - 21:47

 

Notizie da Vaccari

Perfin, quando l'antifurto era “fai da te”

In uscita da Vaccari srl il volume che integra il manuale del 2000, l'aggiornamento del 2005 e i ritrovamenti successivi riguardanti il sistema introdotto per evitare ruberie in ufficio

 


È nato nel 2000 ed è stato aggiornato con un volumetto autonomo nel 2005, ma a fine settembre arriverà il lavoro rifatto, integrato con i ritrovamenti (oltre un centinaio) registrati negli ultimi quattro anni. È il “Perfin italiani”, il catalogo delle perforazioni applicate un tempo dalle aziende ai propri francobolli per evitare che dipendenti disonesti li rubassero. Il manuale venne realizzato da Enrico Bertazzoli e Beppe Ermentini, cui adesso -dopo la scomparsa, il 16 settembre 2003, di Ermentini- si è aggiunto Gianluigi Roncetti. Edito da Vaccari srl, si compone di 304 pagine in bianco e nero, con testi anche in inglese, 32 tavole trasparenti (nel 2005 erano 30) con tutte le 1.107 combinazioni individuate da sovrapporre ai francobolli e -novità- un cd che propone le immagini a colori di 608 documenti. Il prezzo di copertina ammonta a 55,00 euro. Lo studio non lista ed esamina soltanto il materiale trovato; la prima parte spiega la specialità da tutti i punti di vista: le origini (l'idea fu brevettata, era il 1858, nel Regno Unito), le normative, le tecniche per realizzarli, le tipologie di utenti (le banche, ma non solo), le problematiche per scoprire le aziende, le falsificazioni. E poi, naturalmente, gli aspetti collezionistici: in Italia, escludendo alcuni pionieri, fino ad epoche recenti il settore era seguito principalmente dai tematici, anche a causa dell'ostracismo opposto da chi riteneva questi francobolli irreparabilmente rovinati dai fori. Gli autori stimano il perfin sciolto secondo una scala in cinque scaglioni che va da 0,50 a 10,00 euro, cui va aggiunto, eventualmente, il costo della carta valore.


La scheda con l'indice
L'aggiornamento del 2005
Il ricordo di Beppe Ermentini


DA "VACCARI"

4 ottobre 2009

Libri e cataloghi

Non solo la Banca commerciale italiana

Comunissima e ricca di varianti, la sigla “Bci” non è l'unica che si trova tra i perfin. Basta sfogliare il catalogo firmato da tre esperti…

Con il catalogo, le 32 tavole trasparenti, ideate per agevolare il confronto dei perfin non lavati

Cosa hanno in comune la Bertelli, che produceva articoli chimici e farmaceutici a Milano, la Luigi Bettinoni & figli, specializzata in liquori e torrefazione di caffè ad Ancona, il Circolo filatelico italiano di Torino, la Pubblicità Excelsior di Firenze, la Raffineria di Fiume, la Tito Belati di Perugia (trattava strumenti musicali) e la Züst-Ambrosetti di Bari? Semplice: nel secolo scorso tutte queste utenze postali bucherellavano con lettere o fregi i francobolli acquistati, così da evitare che qualcuno li impiegasse per altri scopi. Anche queste realtà, e non solo l'onnipresente Banca commerciale italiana, producevano dunque dei perfin.

Testimonianze rilette oggi grazie alla nuova edizione di “Perfin italiani - Catalogo delle perforazioni commerciali di francobolli dell'area italiana” che Enrico Bertazzoli, con il supporto di Gianluigi Roncetti (tra gli autori è citato Beppe Ermentini, in memoria del lavoro di base realizzato nel 2000), ha firmato per conto di Vaccari srl.

Permettendo di riscoprire oggetti che -precisano gli esperti- nei decenni “sono stati considerati francobolli senza alcun valore, alla stessa stregua di quelli difettosi e molto spesso francobolli e documenti sono stati cestinati”.

I testi sono in italiano ed inglese e si sviluppano per una quarantina delle 304 pagine illustrate in bianco e nero contenute nel volume, allo scopo di presentare la specialità in tutti i suoi aspetti. Il resto è occupato dalla riproduzione a grandezza naturale delle sigle, 1.107, associate ai dati individuati sul realizzatore, come nome completo, attività, luogo e periodo d'uso. Sigle ripetute nelle 32 tavole trasparenti, utili per effettuare un confronto diretto sull'esemplare, anche se è ancora applicato sulla busta o sul frammento.

Il repertorio stima economicamente gli esemplari staccati in cinque livelli (da 0,50 a 10,00 euro, oltre all'eventuale valore del francobollo), mentre per i documenti interi intervengono altri parametri, ad esempio la conservazione dell'insieme, il tipo di affrancatura e tariffa, la presenza di annulli particolari. È in vendita a 55,00 euro, comprendendo le tavole trasparenti e un cd con 608 riproduzioni a colori di affrancature.


Due esempi di aziende attive nel settore vinicolo che hanno bucherellato i francobolli prima di impiegarli. Le buste riprodotte provengono dalla collezione Bertazzoli e sono fra quelle repertoriate nel compact disc

DA "L'INTERO POSTALE" N. 107 EDIZIONE ESTATE AUTUNNO 2009

DA "IL POSTALISTA" AGGIORNAMENTO 335

E. Bertazzoli – B. Ermentini – G. Roncetti: Perfin italiani catalogo delle perforazioni commerciali di francobolli dell’area italiana, Edizione 2009, 300 pag. in B/N, Vaccari ed., euro 55,00 - reperibile www.vaccari.it   E-mail info@vaccari.it

Snobbati per anni da tanta filatelia italiana, i francobolli perforati stanno ritrovando la propria dignità di oggetto da collezionare e solo in questo nuovo millennio. Argomento di cui non esiste documentazione certa, dato che la perforazione, ammessa dalle normative postali e tuttora valida, è una manipolazione privata di un documento ufficiale quale può essere il francobollo (o l’intero postale, più raramente).

Sorprende sapere da un catalogo che in Italia le varie perforazioni censite ammontino a oltre un migliaio (comunque nel regno Unito sono 20 volte di più) nella stragrande maggioranza con determinata l’effettiva paternità delle ditte perforatrici ma con alcune incognite ancora da chiarire. Sì perché non basta il solo francobollo perforato per risalire alla ditta utilizzatrice ma occorre anche l’intero oggetto postale che l’ha utilizzato per avere la certezza del mittente.

Ancora più sorprendenti le valutazioni base per i francobolli sciolti, mediate da quelle in uso negli Stati Uniti, calcolate su soli 5 gradini dal comune al rarissimo che espresse in euro passa da 0,50 centesimi per il comune ai 10,00 euro per i pezzi rarissimi, ovvero a pochissimi esemplari noti. Ovviamente sono da considerare altri fattori per quanto riguarda documenti interi. Una certa svalutazione per plichi di formato grande mentre è da considerare una sensibile maggiorazione sia per servizi accessori sia per usi rari o francobolli già di per sé di pregio. Non vi è riscontro (ma viene menzionato nel catalogo) il fatto che nelle vendite in internet alcuni pezzi se non ancora catalogati possano spuntare prezzi d’affezione.

Il catalogo presenta tutte le 1107 perforazioni censite presentate in ordine alfabetico con la valutazione (in punti A, B, C, D, E) ed è completo di 32 schede su fogli trasparenti per verificare attraverso l’esatta misura, comparata per sovrapposizione al francobollo, a quale ditta si riferisce. A corredo un CD che contiene 608 riproduzioni a colori di documenti affrancati con perfin. Un volume che è un’ottima base anche per impostare una collezione fuori dal coro e che richieda un modesto impegno finanziario per l’acquisto dei pezzi, un notevole impegno per la ricerca e una sicura soddisfazione per il risultato.

Una nota curiosa: nei ringraziamenti si nota una netta prevalenza di nomi di collezionisti genovesi, segno che sotto la “lanterna” questo tipo di collezione è particolarmente sentita ed apprezzata.

Danilo P. Vignati

DA " IL COLLEZIONISTA - ITALIA FILATELICA"

 

South PacifIC PERFIN BULLETIN

 No. 88   JANUARY 2010

ITALIAN PERFIN CATALOGUE - LITERATURE REVIEW   (John Mathews)

 

A second edition has been released in 2009 of the Italian perfin catalogue “Perfin Italiani / Italian Perfin” by Enrico Bertazzoli, Beppe Ermentini and Gianluigi Roncetti (published by Vaccari s.r.l.).  It is a softbound book with 300 pages just larger than A5 in size.  In the package are also a CD with 608 colour images of covers, cards and other “proving” documents franked with perfins.  There is also a set of transparent sheets with 1107 patterns (all except the very minor variations), which can be used as an overlay on stamps, either loose or on paper in any orientation, to confirm identification of the patterns.

The book contains a brief history of the origins of perfins, the early authorisations by the Italian Postal Authorities, aspects of collecting and mounting of perfins, and a range of other topics of interest to collectors of perfins.  A pricing scale (in Euros) is given, based on rarity ratings from “Common” to “Very Rare”.  This section is in both Italian and English.

The catalogue portion of the book includes perfins of Italy, Italian colonies, territories and offices abroad, Austrian perfins of Trieste, provinces lost in World War II, perfins of Italian companies abroad, and Italian perfinned postal stationery.  Although this section is only in Italian, the information is easily understandable.

The format of the catalogue portion is similar to many other perfin catalogues with each pattern occupying a box across the whole width of the page.  Within this there is a “normal” image of the pattern (the accompanying overlays allow for reversed strikes), the literal interpretation of the letter combination, the user identification (if different to the literal interpretation), the user’s business activity, the names of cities or towns where the perfins have been used, the period of usage (as a range of years), and a reference number for the pattern.  There are, as appropriate, notes relating to use on non-postal issues, and on stamps overprinted for use in Trieste, Venezia Giulia, colonies, territories and offices abroad.  There are also cross-references to catalogue numbers in other catalogues in which the patterns are listed. 

The reference numbers used in this catalogue are of a format of the “first” letter of the assumed letter combination of the pattern followed by a number allocated sequentially as patterns are discovered, a format common among early catalogues (but not followed by the Australian perfin catalogue or the new catalogues of Great Britain perfins). Catalogue numbers previously allocated have been preserved as new patterns were added for this edition, and this has resulted in the reference numbers of the patterns not being in numerical order. 

The patterns are listed in alphabetical order according to the assumed letter combination.  For example, the International Harvester Company perfin which looks like the familiar company logo of “I on H in C” is listed as C74, rather than in the section of perfins starting with letter “I”.

The book has an extensive bibliography.  Other useful features include an index of company names to their pattern reference numbers, and an index of place names with patterns known used in those places.  The usefulness of these indexes is, however, somewhat limited because the reference numbers in the catalogue are not in order.

Overall, this is well-presented catalogue of Italian perfins, and is enhanced in its usefulness by the overlay sheets of patterns.  The CD of proving items will be of great interest to all collectors of these perfins.

Price of this package is 55 Euros, plus postage (the book weighs 625gm).  The publishers may be contacted at info@vaccari.it (they have a web site www.vaccari.it).

DA "STORIE DI POSTA" N° 1 - GENNAIO 2010

DA "POSTAL GAZETTE" N. 1

DA "QUI FILATELIA" N. 57 - LUGLIO-NOVEMBRE 2009

 

DA  "LONDON PHILATELIST" di Gennaio

 

Ultime notizie

Recensioni

Perfin: reietti della filatelia? Macchè: un mondo ancora inesplorato

Considerati in passato (e da più parti) soltanto carta straccia (secondo l'equazione francobolli bucherellati uguale francobolli danneggiati), i Perfin da alcuni anni sono diventati finalmente "maggiorenni": non più fenomeno marginale del più vasto (e spesso elitariamente raffinato) panorama filatelico, ma argomento di studio e di ricerca con una propria dignità. Una maturità, quella raggiunta dai "francobolli perforati", resa possibile anche grazie al lavoro ultra decennale di specialisti come Enrico Bertazzoli, Beppe Ermentini e Gianluigi Roncetti che hanno pubblicato (per i tipi di Vaccari) la nuova edizione (la prima è del 2000) del loro Catalogo dei Perfin Italiani 2009. Una miniera di informazioni su tutte le oltre 1100 sigle perforate (e relative quotazioni) sui francobolli italiani a partire dal 1882.

di Francesco De Carlo


Esitono ambiti della filatelia che spesso vengono considerati "minori", figli di quel collezionismo di massa o di quella certa filatelia fatta solo di pezzi rari e costosi. Ma in filatelia l'attributo "minore" è solo sinonimo di "argomento poco conosciuto", proprio come il settore dei "francobolli perforati" (in gergo chiamati "perfin") che solo negli ultimi anni sta tornando in auge anche grazie al lavoro di appassionati collezionisti che hanno raccolto i loro studi e le scoperte nel settore in un corposo volume edito in settembre da Vaccari: "Perfin Italiani, Catalogo delle perforazioni commerciali di francobolli dell'area italiana, con valutazioni".

Gli autori dell'opera, in realtà, sono i maggiori esperti che l'Italia annoveri: Enrico Bertazzoli, Beppe Ermentini (il compianto architetto scomparso nel 2003 che insieme a Bertazzoli pubblicò, sempre con Vaccari, la prima edizione di questo catalogo nel 2000) e Gianluigi Roncetti.
A partire dal 2000, si legge nella prefazione, l'argomento ha ottenuto un interesse crescente, subendo profonde trasformazioni rispetto ai lavori pioneristici del Cerruto e del Mascellaro, che pure avevano tentato di dare "dignità" ai perfin ancora del tutto ignorati dal mondo filatelico. Con il Catalogo Vaccari "è stato fatto un grosso passo avanti, non solo per la quantità di sigle elencate e d'utilizzatori individuati, ma anche per una maggiore conoscenza del

L'opera, inserita con il n. 26 nella collana "Gli Utili" dell'editore vignolese, si sviluppa su 304 pagine (in b/n) e 32 tavole fuori testo su foglio trasparente riproducenti ben 1107 sigle, ovvero tutte le perforazioni esistenti realizzate tra il 1882 sino ai nostri giorni. Dalla prima edizione del 2000 a quella del 2009 molte sigle inedite sono state individuate oltre ad essere stata migliorata la comprensione delle vicende postali precedenti il 1889, ovvero l'anno in cui entrò in vigore il nuovo regolamento per l'esecuzione del servizio postale che all'Art. 32 introduceva ufficialmente la facoltà d'uso delle perforazioni da parte degli utenti postali.

Il volume cataloga e quota tutte le sigle finora ritrovate, fornendo per ciascuna uno specchietto riepilogativo con la sigla in chiaro, il nome per estero e l'ambito di attività dell'utilizzatore, città e periodo di utilizzo, note filateliche (come per es. l'uso della perforazione su francobolli per pacchi, fiscali o interi) e naturalmente la quotazione basata sulla scala di valutazione adottata dal Perfins Club americano, pur ristretta a solo 5 gradi di rarità: si va dagli esemplari "rarissimi" (individuati con la lettera A e valore economico di circa 10€) a quelli  "comuni" (lettera E, con valore di 0,50€).

Ma la vera innovazione del catalogo Vaccari 2009, in realtà, risiede nei due allegati: il CD-ROMcontenente le immagini a colori di 608 documenti affrancati con perfin(ciascuno facente riferimento alla sigla elencata nel catalogo cartaceo) e le 32 tavole trasparenti che consentono al collezionista di confrontare le proprie sigle con quelle catalogate semplicemente sovrapponendole alle sigle-campione stampate sulle tavole. Una formula davvero interessante dato che i francobolli perforati, molto spesso, sono ancora (e giustamente) attaccati al documento postale o recano sigle che sono state perforate in posizione capovolta o speculare.

 

 

 

 

 

 

 

Fig. 1 - La copertina del nuovo volume edito da Vaccari
 

 

 

 

 

 

 

 

Fig. 2 - Una pagina del catalogo
 


Fig. 3 - Una delle 32 schede mobili fuori volume su supporto trasparente


Un'opera, quella di Bertazzoli, Ermentini e Roncetti, che se da un lato ha profondamente aggiornato le conoscenze del settore risalenti ormai a nove anni fa (introducendo nuove sigle e nominativi di ditte utilizzatrici, grazie all'esame di oltre 2000 documenti originali affrancati e molte migliaia di perfin staccati dal supporto) dall'altro costituisce un lavoro serio capace di offrire i giusti contributi storici e tecnici per una giusta rivalutazione dei perfin, da sempre ingiustamente condannati dal mondo filatelico come francobolli senza alcun valore (proprio perchè... "danneggiati" dalla perforazione).
 

Appuntamenti

“Chicagopex” - E per “Sicilia 1859” è oro

È stato uno dei quattro titoli proposti da Vaccari srl, unica realtà italiana che ha accettato la sfida firmata dalla Chicago philatelic society
 

Archiviata l'edizione 2010 di “Chicagopex”, svoltasi dal 19 al 21 novembre, è il momento dei bilanci. Anche questa volta, per l'appuntamento voluto dalla Chicago philatelic society c'era solo Vaccari srl a tenere alti i colori nazionali. Quattro i titoli presentati nella classe letteratura, tutti editi dall'azienda vignolese. Erano: “Sicilia 1859 - Comparative plates of stamps” (di Paolo Vaccari), che ha ottenuto l'oro; “Italian perfins 2009 - Catalogue of trade perforations on stamps of the italian area with evaluations” (Enrico Bertazzoli, Beppe Ermentini, Gianluigi Roncetti), meritevole del vermeil; “Catalogue of Zeppelin mail of Italy, Italian Colonies, San Marino, Vatican City 1929-1939” (Fiorenzo Longhi), cui è andato l'argento e “211 Days in space - Anatoli N.Berezovoy - The diary, mail and history” (Silvia Vaccari) al quale la giuria ha tributato il bronzo argentato.

 

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