Perfin - Un interessante ritrovamento                                                                30.6.2020

 

A distanza d’un ventennio dall’uscita del primo catalogo dei perfin italiani, sono diventate molto rare le scoperte di nuove sigle precedentemente sconosciute, così come l’identificazione di utilizzatori di perfin noti, ma di cui in precedenza non si conosceva l’identità del titolare della perforazione.

Ciò non toglie che nell’ultimo ventennio si siano fatti molti passi avanti nella conoscenza dei francobolli perforati e del loro uso, e lo dimostrano gli aggiornamenti presenti in queste pagine del sito, dedicato proprio alla divulgazione delle scoperte più recenti rispetto all’ultimo catalogo del 2009, che Gianluigi Roncetti mantiene costantemente aggiornato con encomiabile tempestività e maestria.

Il merito va ad alcuni affezionati amici che non hanno smesso di fare assidue ricerche a tutto campo nel settore dei perfin, talvolta con risultati notevoli e gratificanti. Si tratta di:

 

Carlo Arlenghi Luciano Fante Elio Brocchini Jac Van der Hoorn
Paolo Campani Gianluigi Roncetti Marco Di Benedetto Zelio Zattoni

 

Gianluigi Roncetti è andato oltre il semplice aggiornamento di cui sopra, realizzando una completissima catalogazione specializzata dei perfin italiani ad uso proprio e d’un ristretto numero di amici che continuano caparbiamente ad interessarsi di perfin, e che collaborano proficuamente alla loro migliore conoscenza:    www.filateliaspecializzata.it

 

Nell’ambito delle specializzazioni, anche nel settore dei perfin sono numerosi gli approfondimenti che si possono fare, e che rendono le collezioni più interessanti e intelligenti. Uno di questi può riguardare la ricerca di varietà nei francobolli nei quali sono praticate le perforazioni, come ad esempio le dentellature, le filigrane eccetera, diverse rispetto agli esemplari standard.

Ricordo che è conosciuto anche su documento il raro francobollo da lire 1,75 del 1929 con l’effigie di V.E. III dentellato 13½ usato a Bologna con perforazione BCI. In questo sito mostriamo una raccomandata del 13.6.29 da Bologna per Cesena della collezione Manelli, affrancata con il suddetto perfin.

A proposito di varietà, l’amico Luciano Fante ci ha mostrato un suo recente ritrovamento riprodotto a fianco, che vale la pena di illustrare di seguito:

Si tratta d’una coppia verticale del francobollo da 30 centesimi del 1926 appartenente alla serie commemorativa del “Settimo centenario della morte di San Francesco d’Assisi”. La coppia manca della perforazione mediana e di quella in basso dell’esemplare inferiore, che era posizionato nell’ultima fila di esemplari del foglio di provenienza.

I francobolli recano la sigla B.C.I catalogata B37 della Banca Commerciale Italiana di Sanremo, e sono annullati “SANREMO 3.6.27 “.

Mancando la dentellatura tra le ultime due file di francobolli della parte bassa del foglio d’origine, per perforare gli esemplari di queste ultime file l’operatore della banca ha piegato il foglio malamente, non lungo la posizione mediana tra le due file, dove si sarebbe dovuta trovare la dentellatura, ma sensibilmente più in alto, col risultato che le sigle dei francobolli di cui si tratta risultano decentrate, specialmente nel francobollo in basso, la cui perforazione cade parzialmente in quello sovrastante.

Inoltre, la perforazione è stata praticata obliquamente, e risulta capovolta sul francobollo in alto e speculare nell’esemplare in basso, cosa inevitabile perforando fogli o parte di fogli di francobolli piegati a fisarmonica.

La varietà è decisamente interessante, poiché assolutamente genuina, trattandosi di francobolli sicuramente posti in normale distribuzione agli sportelli postali e acquistati e utilizzati dalla banca per le sue esigenze quotidiane, probabilmente con qualche malumore dai fattorini che avevano maggiore difficoltà a perforarli a causa dell’anomalia di cui si è trattato.

Enrico Bertazzoli